Tv » Cuochi e fiamme-nuova edizione

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Cuochi e fiamme è un cooking show, come dicono i critici, ovvero un programma di cucina dove due concorrenti cucinano 3 piatti e vengono giudicati da una giuria di esperti. E' un bel programma, come praticamente tutti dicono e dappertutto si legge. (Un ottimo programma, se considerate che mi ha visto vincitrice di una puntata). Dal mese di febbraio è partito con una nuova edizione, che vede un radicale cambio di giuria.Cambiare la giuria in un programma in cui la giuria conta al 60%, significa fare una piccola rivoluzione. Resta Simone Rugiati – che, come direbbe mia madre, è “bello e bravo”; resta la blogger Chiara Maci -il “bella e brava” vale pure per lei- vanno via il comico Riccardo Rossi e la critica gastronomica di Panorama Fiammetta Fadda.

Praticamente, come dire che dagli spaghetti cacio e pepe vanno via il cacio e il pepe. Restano gli spaghetti, che se li sai cucinare possono diventare una prelibatezza anche solo con aglio, olio e peperoncino, ma che comunque non saranno più quel piatto ruspante e anche difficile che era prima. Il successo del programma stava proprio nell'incontro tra 3 anime: la cucina giovane e legata alle tendenze di Chiara Maci; la professionalità, la conoscenza e l'eleganza dell'autorevole Fiammetta Fadda e l'inesperienza naif, divertente ma comunque esigente di Riccardo Rossi, legato ai sapori di una volta e alla cucina del territorio.

Nella nuova edizione entrano dei comici a rotaz

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ione (per ora io ho visto sempre Katia Follesa, ma poi pare che si alterneranno anche Dario Cassini e forse lo stesso Rossi) e soprattutto entra lo stimato critico Andrea Grignaffini. Grignaffini è stato l'allievo prediletto di Veronelli ed è oggi un giornalista enogastronomico stimato, che scrive per la Guida dell'Espresso, per il Giornale e che quest'anno è stato insignito del Prix du Sommelier. Ma, soprattutto, è un personaggio buffo e vestito dandy che, tuttavia, -spiace dirlo- risulta noioso e insipido in tv. Allo stesso modo, pur adorando la Follesa, nel ruolo che fu di Rossi, avvertiamo un che di insipido.

Insomma, in queste prime settimane, la nuova edizione di Cuochi e Fiamme mi piace meno della vecchia.

Però non voglio parlare al negativo di questa nuova edizione, ma darle un altro pò di tempo. Perchè quando passate da un piatto

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a cui siete abituati e con cui siete cresciuti (tipo le tagliatelle di mammà) allo stesso piatto fatto da voi o da un vostro amico (tipo le tagliatelle che faccio io) la prima sensazione che avvertite è la non-bontà

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del piatto. Ma è veramente così o semplicemnte non è granchè solo perchè non è l'originale? E capita che mangiando mangiando troviate un retrogusto diverso, forse piacevole e il piatto si distacca dai paragoni e comincia a piacervi.

(Oppure capita che vi rendiate conto che proprio non è arte vostra e torniate tutte le domeniche a mangiare solo le tagliatelle alla bolognese di mammà, che come le fa lei…)

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