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Aver fatto un bimbo splendido e dedicarsi a lui per un periodo è un privilegio speciale. La gioia di stare con lui è immensa, eppure non è l’unica: è bellissimo anche prendersi i propri tempi, osservare il tramonto, farsi una pennichella pomeridiana, mangiare con lentezza un cibo non da micronde. Ritornare ai ritmi “umani”, in cui riesci a salutare il vicino di casa e ad ascoltare chi ti parla, senza pensare alla lista.
Poi la sera accendi il pc e torni nella vita web, approfittando magari che lui dorme sulla tua spalla (lo so, i pediatri urleranno…ma a me setirlo addosso mi dà un piacere fisico paragonabile solo al sesso…o almeno al ricordo che ho di esso!). E la vita web ti porta un sacco si notizie, di novità, di cose che accadono vicino e lontano, che grazie a Dio ho una rete di conoscenze davvero interessanti.
E allora ho realizzato che normalmente mi perdo i pensieri, la calma, la riflessione, la gioia di sapere cosa sto facendo. E che in questo periodo, invece, mi perdo i quotidiani, i commenti, i discorsi con gli altri. E mi chiedo perchè non possiamo avere vite più umane, in cui non corri sempre, un giorno feriale sei a casa, la sera rifletti perchè di giorno hai riposato di più, ma alcuni giorni
scendi a lavorare in centro coi ritmi veloci e concitati di sempre, perchè oggi parlo con persone vere, e non solo con social friends, ma ho anche bisogno di fb
per leggere articoli o aggiornamenti.
Perchè la vera rivoluzione sarebbe avere una vita vera, oltre a quella sul web, ma anche il tenpo nella vita reale, che pure può essere stressante e piena, di avere un’anima sul web. E forse scrivere su un blog, è già una tappa di questo viaggio. chissà.