Il 31 agosto è per me ancora più simbolico del 31 dicembre: sancisce l’inizio di un nuovo anno, scandito ancora da tempi scolastici, la ripresa della “vita di città”, della “normalità”. A nulla serve il fatto che da quand

o lavoro sono stata in ufficio sempre prima del 31 agosto, o che abbia preso la maturità nel lontano 1999. Il primo settembre porta con sé la routine, ma anche gli entusiasmi di un nuovo anno che inizia, i buoni propositi, le cose da realizzare, i progetti dei posti da vedere o delle cose da sistemare.

L’ultimo giorno di vacanza sporta con sè un pò di malinconia e quest’anno poi, col caldo ancora insolitamente forte, di pigrizia: non ne volevo proprio sapere di lasciare il mare e tornare alla città! Questi giorni di rientro a casa sono stati traumatici, col sonno, il caldo, le zanzare, l’asifissia delle pareti domestiche, pochi visi che mi ha fatto piacere ritrovare, troppe facce da dimenticare e troppo poco affetto da chi ti saresti aspettato.

Fortuna che a volte l’amore, l’affetto, la conferma delle cose belle arrivano quando meno te lo aspetti, come un tramonto sul mare.

Le vacanze sono state serene e pacifiche, insolitamente popolate di amici, bambini, film al cinema all’aperto, chiacchiere, mare, bagni salati, bagni in piscina, bagni, sempre e ovunque bagni. Forse per questo l’impatto del ritorno è stato turbolento, tra qualche tensione, il forte caldo, il senso di

smarrimento e la fatica di ricominciare la routine. I bei momenti dell’estate, comunque, non superano i propositi e i desideri per questo inverno, che mi sembra lungo, ma che aspetto con ansia, mentre smanetto sul web, getto un occhio alla tv e penso a cosa cucinare per gli uomini che amo.

Spero che anche in questo “nuovo anno” riuscirò ad essere qui, non solo su web, ma anche con la voglia e il tempo di raccontare la mia vita, attraverso ciò che preparo, leggo e osservo e spero che ancora una volta, qualcuno butti un occhio curioso (e possibilmente benevolo e non secco!) sui miei desideri e le mie aspirazioni.