Principale » Ed io…
che credevo che ti avrei riempito di parole, sogni, emozioni, aspettative, anche ansie e angosce.
Io che credevo che avrei dialogato con te ogni minuto, mi sarei sentita finalmente donna, avrei scoperto il quark che governa l’Universo.
Io che c
redevo che saresti stato l’unico pensiero di
ogni singolo momento, perchè avrei voluto regalarti completa attenzione.
Io, che credevo tutto questo, mi sbagliavo.
Sei tu che hai fatto a me un regalo, uno dei tanti ancora prima di arrivare.
Hai costruito intorno a noi una bolla, dove il mondo mangia, ride, dorme, litiga solo ogni tanto, passeggia, fa gli auguri, saluta, e poi ri-mangia, ri-dorme, ri-chiacchiera a vuoto.
Questa bolla ci riporta quando io avevo suppergiù 8 anni e un’infanzia felice. Dopo sono stata una pre-adolescente con troppi sogni, un’adolescente disgraziata, una ragazza troppo seria e responsabile, una giovane donna indaffarata…sempre qualcosa di pesante e pensante. E adesso, che per la prima volta mangio quello che mi pare senza mettere più peso del dovuto, mi sento leggerissima e ottimista. Te lo volevo dire, prima che pensassi che sono una sfaticata o che mi hai rubato la vena poetica. No, assolutamente.
Sono solo concentrata sul respiro quieto del mondo, sul segreto che nonostante tutte le guerre fa ancora girare la Terra e la farà girare ancora.
Per cui, volevo ringraziarti dei sonni profondi, delle mangiate di gusto, dell’assoluta mancanza di pensieri brutti e dirti che non ti scrivo e non ti parlo, ma tu già sai che questa nostra quiete non durerà ancora per molto e vale la pena godercela tutta, senza nulla aggiungere.