Principale » Né di cucina, né di tv (e poco web)
Questo sitillo nasce per aggiornare, curare e pensare a tre mie passioni: la cucina, il web e la tv. E’ il mio orto, dove mi ritiro quasi fosse un giardino zen, a pensare ed innaffiare le mie piantine. Talvolta, fanno pu
re dei fiori bruttini, e magari c’è chi li prende in giro e crede siano erbaccia. Può darsi. Però quel che conta è che vadano bene a me.
In questo sito di solito si parla di cucina, di tv, di cose carine sul web.
E io col web stavo lavorando, fino a poco fa. Però poi ho guardato dalla finestra e ho visto i bimbi che andavano in bicicletta, furtivi, anche un pò dondolanti, che i bimbi di città raramente stanno su due ruote. Ho visto le signore che chiacchieravano pigramente, e si capiva che non avevano nulla da dirsi, ma semplicemente non gli andava di ritirarsi, di mettere su la pentola, sedersi sul divano a guardare la solita tv.
E allora mi sono staccata dal mac, mi sono messa nella mia bella vasca, ho chiuso gli occhi ed ho pensato all’estate, così come mi veniva, in tante piccole immagini insignificanti, e ho capito che della tv,
della cucina e del web, in questo momento, mi frega veramente veramente poco.
l’ora del tramonto, quando il sole fa ombra al trabucco
la prima mattina, quando i ragazzi dormono perchè non c’è scuola e le mamme rigovernano in silenzio per non svegliarli
saltare la cena per andare a vedere un film all’aperto
leggere un libro di 200 pagine, ed accorgerti che è già finito
andare in giro in Vespa
fare le valigie e metterci dentro un biglietto che ti ricordi del momento stressante in cui le stavi chiudendo, per poi riderci su.
canticchiare una canzone scema, che ricorderai solo per qualche giorno e pensare che è bella
comprare gelati, tanti, troppi gelati
addormentarti tardissimo, con una cocacola fredda e i pensieri caldi
vederlo sudato e affannato e pensare che è bellissimo, comunque
il bagno alle 2, quando la spiaggia è deserta perchè tutti stanno mangiando e nell’acqua ci siete solo tu e la tua mamma che non vi parlate perchè rovinereste tutto
prendere un vestitino scollato dall’armadio, infilarselo ed essere bellissime in 5 minuti
l’odore della brace
i fuochi di artificio
il cocco
i giornali di pettegolezzi che nascondi dentro al quotidiano
la doccia calda, che mentre te la fai vedi gli alberi e il cielo
milioni di stelle
affacciarsi al balcone e vedere che finalmente quelli di fronte non litigano e fumano persino una sigaretta vicini
appunti sparsi da scrivere
rimandare tutto a settembre
vedere il parco senza auto, la città senza gente
il vento delle sere di fresco
l’odore di pioggia sulla terra che sprigiona il caldo
mettersi in costume per 12 ore
ritrovare cresciuti i bambini che non vedevi da un anno
comprare collanine stupide
ascoltare, che finalmente hai il tempo
respirare, sospirare, sognare