Food » Visioni
Metti che un giorno
decidi che dopo qualche anno di web, ne sai ormai abbastanza e puoi cominciare non proprio a navigare, ma almeno a nuotare da sola,
metti che t’è tornato l’entusiasmo, anche se hai dormito solo 3 ore a causa del suo primo dentino,
che hai ricominciato a guidare, e ti senti finalmente indipendente,
che vuoi giocare coi grandi, pur sapendo che rimarrai indietro, essendo
tu la più piccola.
Metti tutto questo in un pomeriggio post-vacanze insolitamente fresco e aggiungi il desiderio di un sapore d’infanzia, e di un futuro migliore. Ecco che decidi di preparare uno strudel veloce-ma-buono come quello della tata triestina di quando andavi al nido, e di mangiarlo sbocconcellandolo sul divano, a tarda notte, leggendo le riposte di alcune ragazze che ti sono sempre piaciute, che vorresti mangiare da loro ogni giorno, ma anche farci due chiacchiere, almeno ogni tanto, e provi a immaginarti un nuovo domani in cui passione e lavoro, sacrificio e tempo libero non si fanno la guerra e stanno bene insieme come le mele e l’uvetta, la pasta sfoglia ed il burro.