Me » Voglie d'estate
Tra 2 giorni è il mio compleanno.
Dovete sapere che nei 30 anni passati io non facevo che pensare al mio compleanno: decidere come festeggiarlo, con chi, dove andare, cosa mettermi, che torta preparare ecc. Io volevo che fosse un giorno perfetto, stupendo, meraviglioso e mi arrabbiavo moltissimo se non lo era.
Quest’anno del mio compleanno non mi frega niente. Oddio, anche l’anno scorso a un certo punto me n’è fregato poco, ma comunque quest’anno molto meno.
Non so se sia merito (o colpa) dei 70 cm di uomo che mi riempiono la vita e mi lasciano piena (di sensazioni) e vuota (di forze); o se sia merito (o colpa) degli anni che passano e azzerano desideri e aspettative, che da un lato è bello
liberarsi delle ansie ma dall’altro sembra di essere diventate tutto a un tratto ciniche come le vecchie.
E poi il mio compleanno ha sempre segnato la fine ideale tra la routine dell’inverno e l’inizio dell’estate, anche quando gli esami all’università finivano a luglio, io dal 29 giugno cominciavo a sentire l’aria della vacanza. E quest’anno invece vedo ancora un luglio interminabile di lavoro, e bimbo parcheggiato a casa nel caldo.
Così ho pensato a questa strana assenza di desideri e a questa grande presenza di “voglie”: di fresco, di kebab, di ombrellone e lettino, di pizza, voglia di partite con gli amici, di riordinare i cassetti, di giocare al bigliardino, di fumare una sigaretta a menta, di andare a un falò come si deve, di prendere un areo per Ibiza e ballare tutta la notte, di alzarmi tardi nel lettone, di andare al pub, di ascolatre un cocnerto di musica classica, di passeggiare per i saldi, di fare l’happy hour, di andare al cinema all’aperto, di realizzare un progetto con mio fratello, di leggere riviste di gossip senza Belen, di riuscire a ingranare appena alzata dal letto, di fare una colazione silenziosa e abbondante, di mettere la 44, di scrivere tutta la notte e di sbaciucchiarsi tutto un giorno, fino allo sfinimento.