Food » TOTÒ LE MOKÒ, il panino dedicato al principe della risata.
Totò e il panino in suo onore, da Sciuè
Totò è nel cuore dei napoletani, lo dimostrano le centinaia di iniziative che in queste settimane sono state organizzate a Napoli in occasione del cinquantenario della sua scomparsa. Molte frasi di Antonio De Curtis sono un cult per i partenopei, e ben note a tutti gli italiani, cresciuti con i suoi film e le sue battute esilaranti.
Il Principe della risata amava ogni aspetto godurioso della vita e, quindi, il buon cibo. Con lo stesso spirito Mauro De Luca, con i figli Giuseppe e Marco, nel menù delle loro hamburgherie Sciuè il Pan
Il panino
Il film ha tempi molto dinamici e ritmati tra battute, musiche e viaggi e, soprattutto, racconta come Totò Le Mokò sia riuscito a realizzare i suoi sogni con un finale quasi fiabesco e molto musicale. Le scene sono ambientate tra Napoli ed Algeri, quindi Mauro, Giuseppe e Marco hanno cercato di combinare sapori che appartengono ai due territori uniti dal Mediterraneo. L’approccio è giocoso, seguendo lo stile goliardico di Totò, anche se ogni particolare è stato curato per accendere l’attenzione sull’intero anno dedicato alle celebrazioni alla carriera dell’attore partenopeo che, in questa occasione, ha ricevuto la laurea ad honorem alla memoria dall’Università degli Studi Federico II di Napoli in discipline dello spettacolo.
“Si dice che l’appetito vien mangiando, in realtà viene a star digiuni: è la sua battuta nel film Totò al Giro d’Italia. Ci piace pensare che Totò si sarebbe “consolato” con questo panino – afferma Mauro -, magari chiedendo il bis, lui che spesso nei film raccontava in maniera divertente la fame vissuta personalmente e da tutti gli italiani dopo la seconda guerra mondiale”.
Nel panino Totò le Mokò non poteva non esserci la salsiccia, cibo popolare e tradizionale spesso rappresentato nei suoi film. “Birra e salsiccia”, tra l’altro, è la celebre parola d’ordine da lui scelta in Totò Sceicco, accompagnata da una smorfia labiale di intima intesa tipicamente napoletana e resa straordinaria dalla sua maschera. Quindi salsiccia di maiale nero casertano, un prodotto del territorio campano, scelto secondo lo stile di qualità di Sciuè il Panino Vesuviano, cipolla grigliata di Alife di Antonietta Melillo, caciocavallo di bufala, olio extravergine di oliva Torretta dalle colline di Salerno, e salsa harissa a base di peperone per richiamare Algeri, dove questo condimento è molto presente nella cucina locale. Nel periodo estivo la salsa sarà preparata con la papaccella napoletana prodotta da Bruno Sodano, piccolo agricoltore di Pomigliano d’Arco dove c’è la sede storica dell’hamburgheria Sciuè il Pan